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La Distensione Immaginativa

È una TECNICA A FOCALIZZAZIONE CORPOREA elaborata agli inizi degli anni ’70 da Piero Parietti che utilizza la distensione muscolare per produrre modificazioni variabili dello “stato di coscienza”, inteso come livello di vigilanza adatte ad attivare la produzione immaginativa individuale, sotto forma di immagini o di rappresentazioni mentali. Secondo il contesto e la finalità operativa, la distensione immaginativa può essere indotta o evocata dall’operatore, sorgere spontaneamente dalla creatività individuale od essere autoindotta dal soggetto.

Fase della contrazione/distensione agita

A) Presa di coscienza da parte del soggetto, del proprio corpo ottenuta attraverso la focalizzazione dell’attenzione sulle sensazioni collegate ai punti di contatto del corpo col supporto che lo accoglie

B) Esecuzione del programma di una serie di contrazioni muscolari per insegnare al soggetto a cogliere differenze tra momenti di contrazione muscolare da attività e di distensione da inattività

C) Allenamento alla percezione dei punti di contatto del corpo e l’orientamento sulle sensazioni che ne risultano hanno la finalità di coinvolgere il corpo intero e le sue parti, nell’attività immaginativa, intesa come la capacità di rappresentarsi mentalmente oggetti, persone, ambienti, cose, scene che, al momento, non sono presenti nel campo percettivo del soggetto

Fase della contrazione/distensione immaginata

Ripetizione della fase precedente senza eseguire i movimenti ma immaginando di farli, in modo da affinare la capacità immaginativa del soggetto collegata al proprio corpo

Fase della verbalizzazione dei vissuti