Solstizi ed Equinozi
La dolce Persefone, figlia della dea Demetra e di Zeus, sta giocando insieme ad alcune ninfe quando un bellissimo narciso attira la sua attenzione. Nel momento in cui la fanciulla tenta di raccoglierlo, la terra si apre sotto di lei e Ade, re degli inferi, la rapisce.
Atterrita, Persefone cerca l’aiuto della madre, Demetra, invocandola e chiamandola con voce angosciata. Il rapitore intanto sprona i cavalli e, giunto presso un tratto di mare tra due sorgenti, squarcia la terra con lo scettro regale, aprendo un varco verso il Tartaro.
Intanto Demetra, ormai disperata, cerca la figlia in ogni angolo della terra. Scoperto l’accaduto, distrugge i raccolti e gli aratri, minacciando la fertilità della Sicilia, in cui aveva trovato le tracce del rapimento. Adirata, si reca da Zeus e supplica la restituzione della figlia: Persefone potrà tornare sulla terra a patto che non abbia mangiato alcun cibo nell’Oltretomba.
La fanciulla, tuttavia, aveva violato il digiuno: aveva infatti sgranocchiato sette grani di una rossa melagrana. Questo atto la lega indissolubilmente al mondo dell’aldilà.
Zeus dunque non può che dividere in due parti uguali il corso dell’anno: da quel momento Persefone trascorre sei mesi dell’anno (dall’equinozio di autunno a quello di primavera) nell’Oltretomba in compagnia del marito; e gli altri sei mesi (dall’equinozio di primavera all’autunno) li passa nel mondo dei vivi, in compagnia della madre. La terra al suo passaggio torna a fiorire.
Ogni primavera, Persefone fugge dall’Oltretomba e torna sulla terra, per poi rifugiarsi tra le ombre al momento della semina. Il mito di Persefone ci parla dell’alternarsi delle stagioni, fuori e dentro di noi, della continua trasformazione della luce e del buio, del mondo visibile e l’invisibile.
Equinozio d’autunno
Il giorno e la notte sono di uguale durata, il Sole si trova allo zenit dell’equatore e nel nostro emisfero l’equinozio d’autunno segna la fine dell’estate e da il via a quel periodo dell’anno che è il periodo di riposo, del tempo lento, dell’intimità con se stesse.
la natura si addormenta e lo spirito si risveglia, illumina il mondo che si sta preparando all’oscurità.
E’ il periodo in cui tiriamo di somme, chiudiamo ciò che va chiuso, valutiamo il lavoro fatto nel passato.
Solstizio d’inverno
È il tempo in cui l’oscurità raggiunge il suo apice e si converte nel suo opposto.
Nasce la prima luce e tutto va verso la primavera.
Dentro di noi abbiamo attraversato l’ombra delle nostre proiezioni, dei condizionamenti, delle paure, ci siamo perse nei labirinti dell’inconscio e adesso stiamo di nuovo attraversando il tunnel verso la luce, verso la prima Alba.